
MAU – Piazza Campidoglio
Caro amico lettore, oggi ti accompagno a visitare un posto davvero speciale: il primo museo d’arte contemporanea a cielo aperto in un centro urbano in Italia, il MAU.
Il MAU – Museo d’Arte Urbana – si trova a Torino in Borgo Vecchio Campidoglio. L’area interessata è quella delimitata da Via Nicola Fabrizi, da un lato, e da Via Cibrario, dall’altro.
Il Borgo Campidoglio è nato alla metà del 1800 come quartiere operaio e conserva ancora la struttura originale. Le strade sono strette, diritte e quasi tutte pedonali. La pavimentazione è composta da ciottoli. Gli edifici sono bassi, con dei bei cortili interni. Al pian terreno delle case ci sono molti negozi e attività artigianali. Insomma proprio come un paese, ma nascosto dentro la città. Che meraviglia!

Via Musinè
La storia del MAU inizia nel 1995, proprio durante un progetto di riqualificazione del borgo, che venne “allargato” alla sfera dell’arte coinvolgendo i cittadini. In quel contesto, alcuni proprietari di immobili concessero i loro muri per la realizzazione di opere d’arte. Questo fu il primo passo che ha permesso la nascita di quello che oggi è il MAU.
Le opere presenti su muri e piazze del borgo sono tante e realizzate da artisti diversi. Io ho letteralmente passato ore a girovagare per le vie, fermandomi di volta in volta ad ammirare un’opera e a scattare una fotografia.
In questo articolo riporto alcune delle opere che ho trovato, scegliendo tra quelle che mi hanno colpito di più, con l’obbiettivo di incuriosirti. Anticipo, però, che sono tutte da vedere, passeggiando nel borgo in cui sono state realizzate. Devi andare tu stesso per decidere quali sono le tue preferite!
La prima opera della mia piccola carrellata è quella realizzata da Spider e Navolio in Piazza Campidoglio (giardini di corso Svizzera ang. via Musinè). Nel murale sono ritratti due robot seduti sull’erba, vicini ad alcuni alberi. Uno degli alberi è dentro al murale, mentre gli altri sono alberi veri, davanti al murale: l’effetto è strano, devi guardare bene per riconoscere l’albero disegnato. Entrambi i robot fissano il cielo: Guardare Oltre.
La seconda opera è la parete bianca di un edificio in Via Fiano, completamente ricoperta di grandi insetti neri.

MAU – Via Fiano
Nel mio girovagare ho poi incontrato questo murale realizzato sulla finestra “murata” di un edificio in Via Locana. Ci sono altri murales che sfruttano la cornice di una finestra, ma questo di Di Lernia mi ha colpito particolarmente.

DI LERNIA Francesco
La quarta opera che riporto qui, mi ha davvero rapita. Dal muro che delimita il cortile interno di una casa di Via Rivara, spunta un viso perfetto. Si vedono bene solo gli occhi; le mani coprono parte del naso e tutta la bocca. I rami di un albero dall’interno del cortile, escono, ricoprendo la parte alta dell’opera, quasi fossero una rigogliosa capigliatura verde. Il tutto crea uno strano effetto scenico: non ero più davanti ad un disegno su un muro, ma era il muro che aveva preso vita magicamente davanti a me. Sono rimasta a lungo osservare il murale, chiedendomi se le mani coprissero il sorriso divertito, che mi immagino esserci. Quel sorriso si stava prendendo gioco del mio stupore?

MAU – Via Rivara
Oltre alle opere murali, il museo comprende anche alcune “Panchine d’Autore“.
Le “Panchine d’Autore” sono state realizzate, a partire dal 2008, dall’artista torinese Vito Navolio. Sono le classiche panchine dei giardini pubblici torinesi che l’artista ha reinterpretato ispirandosi allo stile e alle opere di alcuni maestri della pittura contemporanea, come ad esempio: Pablo Picasso, Andy Wahrol e Keith Haring.

Vito NAVOLIO
MAU – Piazza Moncenisio
Le Panchine d’Autore, realizzate per il MAU al Borgo Campidoglio, sono state il modello di tutte le altre che sono state realizzate successivamente sul territorio cittadino.
Non voglio aggiungere altro per lasciarti con la curiosità di scoprire da solo il resto!
Segui il mio consiglio. Regalati un paio d’ore e spendile per visitare il MAU e il Borgo Vecchio Campidoglio. Aspetto la tua opinione nei commenti. Ciao e alla prossima!
Non conoscevo questo luogo, quindi grazie davvero per la dritta! Amo la street art e quindi la prossima volta che visiterò Torino questa meta sarà sicuramente nell’itinerario! Ma che belle poi le panchine d’autore, molto originali 🙂
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Se ami la street art allora il MAU ti piacerà, ma credo che il Borgo Vecchio Campidoglio sia perfetto anche per una passeggiata rilassate dopo una giornata di lavoro o … di visita di una città 🙂
Ciao.
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Ho una passione sfrenata per Torino, sarà che ci ho abitato tre anni durante l’ università, e trovo che sia una città incredibile che offre ogni volta qualcosa di nuovo da scoprire. Mi segno il quartiere Campidoglio per un futuro giro torinese.
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Grazie. Mi fa piacere leggere del tuo attaccamento a Torino. Quindi, ci vediamo in giro quando ritorni a trovarci 🙂
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Amo molto Torino e i suoi musei ma di questo non avevo mai sentito parlare. Grazie per il tuo post: ho aggiunto un qualcosa da vedere non appena torno in città.
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Bene. Mi fa piacere. Anch’io amo leggere in cerca di “ispirazione” per i prossimi viaggi.
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