
Questo fine settimana, Sabato 10 e Domenica 11 Aprile, l’Orto Botanico dell’Università di Torino ha riaperto le porte per il 2021, proponendo una mostra mercato delle piante riprodotte nell’orto.
Era parecchio tempo che non passeggiavo più nei viali dell’orto e ovviamente non potevo mancare!
L’apertura era solo parziale, purtroppo le serre non erano aperte al pubblico: per preservare le piante che necessitano di particolare calore e umidità, non possono essere arieggiate come invece prevederebbe il protocollo prevenzione covid-19.
E’ stato strano spiare le piante dietro i vetri delle serre. Ricordo che, nella mia precedente visita all’orto, l’ingresso alle serre era già contingentato: potevano entrare al massimo un gruppetto di persone per volta, con guida che scortava e controllava le persone all’interno.
Avevo chiarissime le motivazioni, ma mi era parso comunque strano. Chi avrebbe mai immaginato che ora l’ingresso a piccoli gruppi lo viviamo tutti i giorni, anche per entrare dal fruttivendolo!
La passeggiata nel cortile principale, fra i viali dell’orto e le sue piante rare, è piacevole, leggendo qua e là i nomi delle piante che mi incuriosiscono di più e le loro caratteristiche.
Sono particolarmente colpita dai tronchi strani di alcuni alberi: sembrano arrotolarsi su se stessi, sono pieni di nodi e sono certa possano raccontare molte storie affascinanti a chi sa ascoltarli.

Mi sono, poi, recata a visitare il “Boschetto“.
Oggi mi è parso più selvaggio di quanto ricordassi: nel Boschetto ci sono moltissimi alberi di struttura, altezza, colori e fogliame diversi. Uno dopo l’altro. Uno sull’altro. Un enorme abbraccio di rami e foglie e tronchi.
Dopo l’ordine del cortile principale, entrando nel Boschetto, hai la curiosa sensazione di essere finito, per errore, in un altro mondo.
Muovi i primi passi con timidezza e poi ti giri a spiare il cancello da cui sei passato: temi quasi che possa scomparire come per magia!
Sinceramente non posso che complimentarmi con giardinieri e volontari dell’Orto: immagino non sia facile prendersi cura di un ambiente così vasto, soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando.
Fra piante altissime e ciuffi di colori, ho subito notato che si rincorrevano numerosi scoiattoli. Padroni incontrastati, si arrampicavano sugli alberi e poi saltavano a giocare sulla terra morbida e sull’erba umida per la pioggia di questi giorni.
Chissà se gli scoiattoli hanno gradito la riapertura dell’Orto?
Se volete sapere di più dell’Orto Botanico di Torino e delle sue serre, leggete qui il mio articolo in cui ho descritto il giro completo che ho fatto nel 2019.
Grazie alla riapertura del bellissimo Orto Botanico, in questo triste momento storico, pur restando in Torino, possiamo sognare di essere trasportati in una favolosa natura variegata 😉
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Hai ragione! Grazie di essere passata 🙂
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